Sorelle di Napoleone. Elisa fu nominata dall’imperatore principessa di Lucca dal 1805 al 1814. Sovrana assai rigida, non ebbe un buon rapporto con il territorio ed in particolare con Viareggio. A lei la città deve la donazione di 450 coltre di arenile a destra e a sinistra del Burlamacca (circa 180 ettari di spiaggia e pineta).Elisa fece inoltre collocare tra il lago di Porta e la foce del fiume Versilia, al Cinquale, delle cateratte mobili, migliorando l’aria con grande benefizio per la popolazione. Paolina invece, in una prima fase della sua vita “prigioniera” in città dopo la fuga dall’Elba del fratello, dopo la definitiva sconfitta dell’imperatore scelse di tornare a Viareggio, nel suo “amabile ritiro” per seguire l’amato, il compositore Giovanni Pacini, l’unico uomo per lei veramente importante, oltre al fratello, al quale rimase sempre fedele, tanto da volerlo seguire in esilio a Sant’Elena e disperarsi quando le fu impedito. Dotata di bellezza non comune, ricordata per i suoi capricci, per le spese folli, ma anche per il coraggio nell’affrontare le avversità, Paolina fu sempre generosa con la gente di Viareggio, che l’accolse con grande simpatia: faceva frequenti elemosine ai poveri e ogni giorno riceveva persone in visita alla sua villa. Tornata a Roma dopo la fine della sua storia d’amore, anche sul letto di morte si ricordò dei poveri di Viareggio, ai quali lasciò in eredità 100 scudi romani. (G. Pasquali – L.Gierut, Donne di Viareggio e della Versilia … nel tempo, Pezzini, Viareggio, 2015)